The Musketeers – Recensione 3×03 – Brothers in Arms

Purtroppo si sente la mancanza di Adrian Hodges, il creatore della serie. Speravo che la sua dipartita non avrebbe significato un calo per la serie, ma mi devo ricredere senza di lui, The Musketeers sembra aver perso la sua continuità narrativa, infatti anche all’interno di uno stesso episodio a volte sembra di assistere ad eventi tra loro scollegati.

Schermata 2016-06-15 alle 17.32.12Re Luigi XIII sta male, è malato di tubercolosi, ma vuole tenere questo fatto nascosto a tutti, mette a conoscenza soltanto Treville del suo segreto e inconsapevolmente anche un onnipresente Feron che origlia di nascosto e mentre lo fa possiamo proprio vedere la sua mente che elabora qualche piano per trarre profitto da questa informazione. La malattia e l’incombenza della morte non è stata presa bene da Sua Maestà e quindi, per amore di essere ricordato da – quello che crede essere – suo figlio, fa rientrare dall’esilio Gaston, il duca d’Orleans, ovvero suo fratello, con il preciso scopo di renderlo il reggente una volta morto. Purtroppo per il Re, però, il duca si rivela essere un ragazzo senza cuore, spietato e con in mente ben altro che la riconciliazione.

La malattia di Luigi XIII può finalmente spiegare la rottura con la regina Anna e la decisione del re di escludere la donna completamente dalla vita del figlio: il delfino di Francia e futuro Luigi XIV. Infatti probabilmente il re vuole in qualche modo tenere il figlio tutto per sé, soprattutto ora che sa che il suo tempo su questa terra è limitato, inoltre credo che ci sia anche una sorta di infantile gelosia causata dal fatto che Anna d’Austria vedrà il figlio crescere e diventare il grandioso monarca che noi sappiamo sarà, mentre a Luigi questa possibilità verrà preclusa totalmente. Non aiuta il fatto che storicamente parlando, anche Luigi XIII perse il padre da giovane e non lo ricordi poi molto, quindi oltre al rimpianto di non poterlo vedere crescere si aggiunge anche la consapevolezza che suo figlio non si ricorderà di lui, da qui il desiderio di affiancargli qualcuno che potesse ricordarlo – anche se decisamente Gaston non è la persona adatta. Purtroppo The Musketeers non è mai stato molto ligio alla storia, altrimenti a quest’ora Luigi XIV avrebbe un fratellino: Filippo, futuro duca d’Orleans, titolo che erediterà appunto da Gaston, alla morte di questi. Piccola nota storica: mentre la linea di discendenza di Luigi XIV si estinguerà con la Rivoluzione Francese, quella di Filippo salirà al trono durante la Restaurazione Borbonica dell’Ottocento, per poi scappare da Parigi all’alba della Seconda Repubblica, a tutt’oggi molti regnanti europei discendono da uno dei figli di Filippo.

The.Musketeers.S03E03Tornando però a The Musketeers, come ogni cattivo fratello reale che si rispetti, Gaston era impegnato ad ordire un complotto ai danni di Luigi XIII, incitando alcuni nobili a sollevarsi contro di lui. Complotto che prendeva forma in alcune lettere che gli vengono sottratte e che per recuperare il giovane duca è disposto anche ad uccidere senza pensarci due volte. I Moschettieri, quindi, si trovano ancora una volta tra l’incudine e il martello.

Incudine rappresentata da un gruppo di fratelli in armi – da qui il titolo Brothers in Arms – reduci, come loro, dalla guerra e amareggiati dalla mancanza di onorificenze e salari che erano stati loro promessi; mentre il martello non può essere altri che il Re il quale vuole a tutti i costi compiacere il fratello in modo da poter ricucire i rapporti e lasciare così suo figlio in buone mani il giorno in cui lui sarà costretto dalla malattia ad abbandonarlo. Una volta venuto allo scoperto l’arcano mistero, però, il Re non può che condannare il fratello minore ad una vita all’interno della Bastiglia come punizione per i suoi atti.

Cosa dire di questo episodio? Senza infamia e senza lode. Di sicuro da un’ultima stagione ci si aspetta molto, ma molto, di più. Invece sembra che i Moschettieri e con loro tutti gli altri protagonisti siano spenti – in mancanza di una parola migliore. Sempre spettacolari e rocamboleschi i combattimenti, ma la storia manca di mordente, ci sono anche un sacco di lacune. Tipo: gallery_rupert-everettFeron, chi è? Ok, è praticamente il fratello illegittimo del re e questo l’ho capito, ma visto che sembra più vecchio, dov’è stato finora? E perché ha deciso di comparire proprio adesso? Qual è il suo scopo? Come ci è arrivato alla corte di re Luigi XIII? Come ha conquistato la sua fiducia? Perché si è messo contro i Moschettieri? Richelieu voleva il meglio per la Francia, a volte i suoi metodi erano parecchio brutali e poco condivisibili, ma conoscevamo le sue motivazioni e queste erano sempre chiarissime e nonostante tutto era un villain da manuale. Rochefort, dopo di lui, era guidato dalla pura vendetta, contro il re per il trattamento subito, e contro la Francia, per averlo dimenticato nelle prigioni spagnole, e questo posso capirlo, ma Feron perché agisce in questo modo? Le motivazioni di Richelieu e Rochefort sono sempre state chiare, non abbiamo mai avuto dubbi a loro proposito, invece per Feron brancoliamo nel buio.

Poco spazio è stato dato anche allo sviluppo dei protagonisti di The Musketeers, ovvero i Moschettieri stessi, andando con ordine: Athos è diventato capitano della guarnigione, ma sembra avere delle difficoltà ad adattarsi al ruolo, perché? È sempre stato un leader nato, un punto di riferimento per tutti i Moschettieri già prima che Treville diventasse ministro e lo facesse capitano. E passiamo ad Aramis sembra non sia cambiato di una virgola dalle stagioni passate, ma i 4 anni in convento qualcosa devono aver fatto?!? Nessuno passa un’esperienza simile e ne esce uguale a prima! Porthos rimane sempre l’imperscrutabile Porthos, quel poco che sapevamo di lui e della sua famiglia è stato lasciato così… E infine, l’eroe di The Musketeers, D’Artagnan che sembra aver trovato la felicità coniugale con Constance, ma invece di avere un rapporto profondo tra i due, abbiamo un rapporto superficiale fatto principalmente di fanservice e bacetti dopo i combattimenti… Non ho parole… Io mi aspettavo che una conversazione su vari ed eventuali figli avesse luogo non tra la Regina Anne e Constance ma tra quest’ultima e il diretto interessato, ovvero suo marito. Contenta di vedere che le donne seppur si vedano poco siano rimaste amiche, ma seriamente, non dovrebbe affrontare l’argomento con il marito?

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About chiara_mini

chiara_mini
Fin da piccola si è innamorata delle serie tv con Buffy The Vampire Slayer, ha passato l'adolescenza a Tree Hill dove ha vissuto grandi amori, versato tante lacrime e si è creata una famiglia tutta sua con tanti Brothers & Sisters! Sempre a Pasadena passa le sue giornate a ridere con i nerd più fighi del pianeta parlando della teoria del Big Bang. Nel tempo libero combatte i mostri assieme ai Winchester e dà una mano a Eric a Bon Temps. Game of Thrones è la sua bibbia.

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